Per forzare la reinstallazione di un pacchetto (o una serie di pacchetti) con apt
il comando da dare è il seguente:
sudo apt-get --reinstall install nomepacchetto
Il blocco note di Aldo
Per forzare la reinstallazione di un pacchetto (o una serie di pacchetti) con apt
il comando da dare è il seguente:
sudo apt-get --reinstall install nomepacchetto
Da più parti si leggono richieste di aiuto per installare e configurare il modem fornito da Alice Telecom.
Anche io sono stato tra gli utenti di questo modem (uno dei modem che fornisce la Telecom, come ho detto nel titolo): ho pensato di postare questa mini-guida per aiutare chi ne avesse bisogno.
Leggi tutto “Installazione modem Alice ADSL USB Speedweb IPM Datacom”
In Ubuntu, ormai, l’installazione del software è una cosa semplicissima. Già sappiamo che dando nel terminale:
sudo apt-get install nomepacchetto
noi installiamo il software chiamato nomepacchetto
; oppure, se abbiamo scaricato il file in formato deb, basta dare:
sudo dpkg -i nomepacchetto
nella cartella dove abbiamo scaricato il file.
Ma esiste un altro metodo per installare altrettanto facilmente un pacchetto: il formato package.
Per sapere se abbiamo installato un particolare pacchetto, digitare nel terminale:
whereis nomepacchetto
Il nostro amato Ubuntu ci dirà dove è installato, nel caso lo fosse; altrimenti scriverà:
nomepacchetto:
Magia del terminale!
Per cercare un determinato pacchetto generalmente apriamo Synaptic e cerchiamo lì. Ma c’è un metodo più rapido: usare il terminale!
Da terminale avviamo apt-cache:
apt-cache search nomedelpacchetto
Ad esempio: se ci serve sapere quali pacchetti abbiano a che fare col blogging, scriviamo:
apt-cache search blog
e ci verrà restituita una lista (lunga) di pacchetti che hanno a che farci.
Se poi sappiamo che nel pacchetto c’è una particolare sequenza di lettere possiamo restringere la ricerca scrivendo:
apt-cache search blog | grep gnome
che ci restituirà i pacchetti che hanno a che fare con “blog” ma in cui sia contenuta la parola “gnome”.
Se invece vogliamo cercare una libreria contenuta in un pacchetto, possiamo installare apt-file, un pacchetto non installato di default in Ubuntu.
Diamo:
sudo apt-get install apt-file
Una volta installato aggiorniamo la lista dell’archivio:
sudo apt-file update
Finito l’aggiornamento, cerchiamo una libreria, ad es.:
apt-file search libQtXml.so.4
che ci dirà in quale pacchetto possiamo trovare il file.
Ma…, chi ha detto di aver paura del terminale? 😉
Se si possiede una tastiera multimediale – si intende una con i tasti per il volume, play/pausa, stop, ecc. – possiamo utilizzare tutti questi tasti dei quali, di default, alcuni sono disabilitati.
Andiamo su Sistema / Preferenze / Scorciatoie da tastiera e nella sezione Audio clicchiamo su una funzione disabilitata: a questo punto basta premere uno dei tasti che vogliamo assegnare a quella funzione e il gioco è fatto.
Se, poi, guardiamo le altre scorciatoie ci accorgiamo di quante ce ne siano a noi sconosciute: a me è piaciuta molto quella Alt+Stamp che crea una schermata della sola finestra attiva, mentre prima dovevo ritagliarla a mano.
Per effettuare la ricerca di un file nella propria amata distro 😀 è sufficiente il comando da terminale:
locate nome-del-file-da-cercare
che velocissimamente mostra quello che trova.
Quando i risultati sono troppi mi risulta molto comodo dare:
locate nome-del-file-da-cercare > /home/ricerca
che mi crea un file di testo nominato “ricerca” nella mia home.
Poi da Gedit posso guardare i risultati e anche fare ricerche nelle ricerche (!).
Di tanto in tanto è bene aggiornare il database che locate
sfrutta per effettuare le ricerche:
sudo updatedb
Esiste un tool che si chiama Beagle che funziona un po’ come Spotlight in OSX o come GoogleDesktop e MSN Desktop Search in Windows: effettua ricerche mentre si digita. Preferisco per adesso non usarlo, visto qualche commento negativo sul forum di Ubuntu. Attendo tempi migliori per Beagle.
Oggi ho aggiornato OpenOffice alla versione 2.0.3 Beta.
I passi per aggiornare il pacchetto sono:
sources.list
la riga
deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ dapper-proposed main restricted universe multiverse
È consigliabile — solo per una questione di compatibilità tra piattaforme diverse — installare il set di font della Microsoft, fornite gratuitamente e a patto di ridistribuirle così come sono.
Da terminale diamo:
sudo apt-get install msttcorefonts
Ci ritroveremo col TimesNewRoman, l’Arial, il Verdana & Co. installati.
Ho trovato un software per scrivere i propri articoli dalla propria scrivania, senza doversi loggare dal browser (un po’ di clic in più…): si chiama Drivel.
Da terminale:
sudo apt-get install drivel
Gestisce – credo – tutte le piattaforme, compresso ovviamente WordPress.
Una volta installato e fatto partire, ci viene chiesto di inserire i dati del proprio account: inseriamo id utente e password; come tipo di giornale per WordPress scegliamo MovableType ed infine immettiamo l’indirizzo del server cui collegarsi, cioè: http://nomedelblog.wordpress.com/xmlrpc.php
cui sostituiamo a “nomedelblog” la nostra id.
Questo post è scritto con Drivel. Da provare!