Voglio iniziare così questo post: un inno alla semplicità e bellezza del desktop più attraente che io abbia mai visto. E non mi riferisco a Compiz, ma proprio a Gnome! Se poi ci mettiamo anche Compiz (che ancora deve crescere in velocità), usare Linux è un vero piacere.
Io uso ben tre sistemi operativi diversi ogni giorno (in ordine di tempo che ci trascorro: Mac OSX, Windows 2003 Server, Linux), ma quando mi siedo davanti al “mio” Linux è una esperienza davvero diversa.
A mio modestissimo parere, qui in Linux dovremmo mettere la parolina “XP” 😉 per indicare l’esperienza meravigliosa di desktop che si fa con Gnome. Senza nulla togliere alla validità di Kde e degli altri desktop manager, Gnome è straordinario.
Il desktop
Questo è il mio desktop:
Oltre ad alcune cartelle, ho messo la mia home e i dischi ntfs montati automaticamente con ntfs-3g.
La cartella aldolat.altervista.org la crea automaticamente Edgy quando vi connettete ad un server remoto con successo.
I pannelli
Il pannello in alto misura 32 pixel in altezza. Ho spostato l’elenco finestre in cima e ho tolto le icone standard di avvio di Firefox ed Evolution. A lato ho messo lo switcher delle scrivanie virtuali. Ho attivato alcune applet: monitor di sistema, monitor di rete, condizioni meteo, oltre a quelle standard, come il volume e il tasto di spegnimento.
Il pannello in basso misura 48 pixel e contiene solo i link per le applicazioni. Ho impostato il colore a bianco con una trasparenza. Infine ho disabilitato l’espansione automatica, in modo da centrarmela in orizzontale.
Lo sfondo

Il set di icone

Le impostazioni per le finestre
I controlli (la prima scheda che si ha aprendo Sistema / Preferenze / Tema // Dettagli tema) che uso sono dati dal meraviglioso Murrina Gilouche, creato da Cimi.
Ecco i link per il download (verificati al 30 dicembre 2006):
I bordi delle finestre sono disegnati da Clearlooks.
Per quanto riguarda i comportamenti delle finestre, segnalo solo che uso sempre la modalità “esplorazione” con la finestra dell’albero a sinistra dopo aver letto il bellissimo articolo di Felipe, ho capito la differenza che passa tra usare le cartelle a navigazione e invece la modalità spatial, che è diventata la mia predefinita. Andatevi a leggere l’articolo e capirete cosa sia un desktop!
Compiz

gconf-editor
e nella chiave /apps/compiz/plugins/decoration/allscreen/options ho dati questi valori:
shadow_offset_x = 3
shadow_offset_y = 3
shadow_opacity = 0.6
shadow_radius = 10
che restituiscono un’ombra più consistente, ma sempre delicata.
Conclusioni
Mi pare di non aver dimenticato nulla. Con queste impostazioni ho un desktop davvero attraente e di classe. Non distrae l’attenzione dal lavoro e rende al contempo piacevole lavorarci. Una vera chicca!
E voi? Com’è il vostro desktop? L’avete immortalato nel vostro blog? E sì, perché un desktop Gnome va immortalato!