Aggiungere un disco fisso esterno Fat32 a Ubuntu

drive_removable.png

Oggi ho aggiunto un disco fisso esterno alla mia Linux-box: un hd da 250 giga in un case con porte Usb 2.0 e Firewire. Come è ormai consuetudine per me, mi appunto qui ciò che ho “combinato” per poterlo usare sul mio amato Sistema Operativo.

Ntfs

Come saprete utilizzo ancora per necessità Windows; per questo motivo avevo pensato di formattare il disco in Ntfs. Fatta l’operazione e montato il disco sulla scrivania, comincio a trasferire i file, ma l’operazione è di una lentezza insopportabile. La cpu schizza ad un utilizzo del 100%, e il tempo per copiare 1,5 giga sarebbe stato di circa 20 minuti.
Per me è improponibile usarlo così, per cui opto per Fat32.

Fat32

Creazione della partizione e formattazione 1

Apriamo Gnome Partition Editor.

gparted.png
Se non lo abbiamo installato, possiamo farlo con:

<pre class="bash">sudo apt-get install gparted</pre>

<p>
  </div></div>
</p>

<p>
  Selezioniamo il disco interessato dal menu a tendina posto in alto a destra.
</p>

<p>
  <img loading="lazy" src="//www.aldolat.it/wp-content/uploads/2007/06/menu.png" alt="menu.png" width="269" height="228" class="aligncenter size-full wp-image-322" />
</p>

<p>
  Facciamo un clic destro sul nome del disco o sul rettangolo che identifica il disco stesso e selezioniamo Nuovo.
</p>

<p>
  <!--googleoff: all-->
  
  <div class="colored-box" style="margin: 24px 0; width: ">
    <div class="colored-box-top" style="
	-moz-border-radius: 5px 5px 0 0;
	-webkit-border-radius: 5px 5px 0 0;
	border-radius: 5px 5px 0 0;
	border-style: solid;
	border-width: 1px;
	font-weight: bold;
	padding: 10px;
	text-shadow: 0 1px 1px #333;

		background: -webkit-gradient(linear, left top, left bottom, from(#336E99), to(#004A80));
		background: -moz-linear-gradient(top, #336E99, #004A80);
		border-color: #1A5C8D;
		color: white;">
      Note
    </div>
    
    <div class="colored-box-bottom" style="
	-moz-border-radius: 0 0 5px 5px;
	-webkit-border-radius: 0 0 5px 5px;
	border-radius: 0 0 5px 5px;
	border-style: none solid solid;
	border-width: 1px;
	padding: 10px;
border-color: #1A5C8D;">
      Se il disco fisso contiene già una partizione, sicuramente è stato montato sulla scrivania. In questo caso, clicchiamo prima su smonta e poi possiamo procedere con l&#8217;eliminazione delle partizioni e/o la creazione di nuove.
    </div>
  </div>
  
  <!--googleon: all-->
</p>

<p>
  <img loading="lazy" src="//www.aldolat.it/wp-content/uploads/2007/06/new_part.png" alt="new_part.png" width="500" height="254" class="aligncenter size-full wp-image-326" srcset="https://aldolat.test/wp-content/uploads/2007/06/new_part.png 500w, https://aldolat.test/wp-content/uploads/2007/06/new_part-300x152.png 300w" sizes="(max-width: 500px) 100vw, 500px" />
</p>

<p>
  Dalla finestra seguente scegliamo di creare una Partizione primaria e come filesystem scegliamo Fat32. Premiamo Aggiungi. Finora il programma non ha fatto alcuna modifica al disco; possiamo quindi annullare tutte le modifiche e scegliere altre opzioni. Fatto ciò possiamo applicare le modifiche cliccando sull&#8217;icona Applica. Attendiamo che le operazioni siano portate a compimento.
</p>

<h3>
  Cambiamo l&#8217;etichetta del disco
</h3>

<p>
  <small>Fonte: <a href="https://help.ubuntu.com/community/RenameUSBDrive" target="_blank">Wiki di Ubuntu.com</a> <a class="simple-footnote" title="Sulla pagina del wiki vengono spiegati tutti i metodi per rinominare le etichette dei dischi formattati con diversi filesystem: Ext2, Ext3, Ntfs, ReiserFS." id="return-note-319-2" href="#note-319-2"><sup>2</sup></a></small>
</p>

<p>
  Completata la formattazione, stacchiamo il cavo Usb o Firewire che collega il disco esterno al pc e ricolleghiamolo. Vedremo che il disco sarà stato identificato con un nome troppo generico: <tt>disk</tt>. Sicuramente lo vogliamo chiamare con un nome migliore.<br /> Siccome lo abbiamo formattato in Fat32, dobbiamo installarci un tool per questa operazione.<br /> Digitiamo nel terminale:
</p>

<pre class="bash">sudo apt-get install mtools</pre>

<p>
  Identifichiamo ora il device del nuovo disco con:
</p>

<pre class="bash">mount</pre>

<p>
  e annotiamo il device, che sarà del tipo <tt>/dev/sda1</tt> o <tt>/dev/sdb1</tt> ecc.<br /> Controlliamo quale sia l&#8217;attuale etichetta (o label) del disco:
</p>

<pre class="bash">sudo mlabel -i /dev/sda2 -s ::</pre>

<p>
  cambiando il device con quello corrispondente. Probabilmente ci verrà risposto:
</p>

<pre class="bash">Volume has no label</pre>

<p>
  Diamo allora:
</p>

<pre class="bash">sudo mlabel -i /dev/sda2 ::MioDisco</pre>

<p>
  cambiando il device (=<tt>dev</tt>)con quello corrispondente e la parola <tt>MioDisco</tt> con il nome che vogliamo noi.<br /> Smontiamo il disco con un clic destro sull&#8217;icona relativa sulla scrivania, stacchiamo il cavo Usb o Firewire e ricolleghiamolo. Avremo il disco montato con la nuova etichetta.
</p>

<h3>
  Impostiamo i permessi
</h3>

<p>
  Sicuramente, una volta montato il disco, potremo copiarvi i file, ma non cancellarli. Dobbiamo, quindi, impostare i permessi corretti. Possiamo scegliere in modo che solo noi possiamo modificare i file; diamo quindi:
</p>

<pre class="bash">sudo chown -R utente:utente /media/MioDisco</pre>

<p>
  cambiando <tt>utente</tt> col nostro nome di login e <tt>MioDisco</tt> col nome del disco (l&#8217;etichetta che abbiamo appena assegnato).
</p>

<p>
  Possiamo, però, impostare i permessi in un modo più flessibile, assegnando ad un determinato gruppo la possibilità di modificare i file del nuovo disco. Il gruppo è <strong><tt>plugdev</tt></strong>, cui appartengono gli utenti desktop, cioè quelli abilitati a montare i dischi rimovibili.<br /> Diamo in sequenza questi comandi:
</p>

<pre class="bash">sudo chgrp plugdev /media/MioDisco</pre>

<pre class="bash">sudo chmod g+w /media/MioDisco</pre>

<pre class="bash">sudo chmod +t /media/MioDisco</pre>

<p>
  cambiando <tt>MioDisco</tt> col nome del disco.
</p>

<p>
  Il primo comando assegna la directory dove montiamo il disco al gruppo plugdev (cioè noi, desktop users); il secondo imposta i permessi di scrittura; il terzo fa sì che solo i rispettivi autori dei file possano cancellarli (per cui se abbiamo più utenti che usano lo stesso disco esterno, tutti possono scrivere, ma solo i proprietari possono cancellare i propri file).
</p>

<div class="simple-footnotes">
  <p class="notes">
    Note
  </p>
  
  <ol>
    <li id="note-319-1">
      Per altri metodi di partizionamento o per maggiori informazioni consultare la <a href="https://help.ubuntu.com/community/InstallingANewHardDrive" target="_blank">pagina del wiki di Ubuntu.com</a>. <a href="#return-note-319-1">&#8617;</a>
    </li>
    <li id="note-319-2">
      Sulla pagina del wiki vengono spiegati tutti i metodi per rinominare le etichette dei dischi formattati con diversi filesystem: Ext2, Ext3, Ntfs, ReiserFS. <a href="#return-note-319-2">&#8617;</a>
    </li>
  </ol>
</div>

aldolat

Il blocco note di Aldo.